- Matteo Gemolo
Cavalieri e motociclette

Padri e figli. Cowboys senza Canada o Messico. Giubbi in pelle con frange e stivali borchiati. Baffo Inglese, baffo Walrus. Padri che insegnano ai figli cosa significa esser “uomo”? Cactus di plastica e Madonna. Wurstel e birra ovunque. Ancora semplici padri che scattano foto a semplici figli che montano complicatissimi mostri metallici dipinti di teschi e fiori con colori fluo. Sabbia e paglia. C’è posto anche per i Disabili motociclisti. Approdato al 16 18 Bike Expo Show, tenuto alla Fiera di Padova come dopo un lungo viaggio per mare, con nausea e mal di testa, ho creduto inizialmente di assistere ad un tetro balletto di cliché vecchi almeno di cent’anni. Le ragazze dai capelli lunghi e dalle gonne corte che accarezzavano la carrozzeria di queste moto avrebbero potuto suggerirmi pensieri sulla “differenza”, sul femminismo, sui diritti delle donne. Così non è stato. Tuttavia. Non credo di esser diventato indifferente all’argomento, né tanto meno una creatura insensibile di fronte alla schiavitù. Ma se di schiavitù non si trattasse?
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